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Nota di Folclore: il canto dei pellegrini a Bitonto

A cura del prof. Cosmo Tridente.

Nell’incantevole terra di Puglia, tra i tanti misteri e i culti presenti, spicca tra gli altri, per diffusione e importanza, il culto dei Santi Medici Cosma e Damiano. Per una corretta informazione, va precisato che il nome “Cosma” attribuito al Santo non è il femminile di Cosmo, come paradossalmente può sembrare, ma l’eredità del culto tributato al Santo in ambiente bizantino, in cui il nome per una qualsivoglia evoluzione aveva assunto la terminazione -as (Kosmas), che sia in greco antico sia in bizantino è maschile. E’ superfluo aggiungere nozioni relative alla declinazione greca interessata. Le forme onomastiche derivanti da questo Santo (Cosmo, Cosimo, Cosima e diminutivi) rispondono all’uso locale del nome originario, non esclusa la volontà di renderlo con la terminazione tipica del maschile nell’italiano moderno.

I due Santi fratelli, invocati come potenti taumaturghi, sono particolarmente venerati in alcune città come: Alberobello, Conversano, Bitonto, Monopoli, Oria. Tralasciando le altre città, parliamo della devozione a Bitonto.

Com’è noto, Bitonto attira devoti di tutta Italia per la processione dei Santi Medici, che si tiene la terza domenica di ottobre. Caratteristica di quella processione è l’intorciata e il canto dei pellegrini, di cui alcuni pure scalzi, che camminano all’indietro con lo sguardo rivolto alle statue dei due Santi. La processione avanza con andatura lenta e suggestiva, in un tripudio di gente devota che riempie l'aria di un particolare canto osannante. Le strofe vengono declamate con il megafono da un uomo, a cui risponde il coro dei suoi adepti sempre con lo stesso ritornello.

Il canto si esprime liberamente in quanto la religiosità è meno controllata dalla gerarchia ecclesiastica e sembra staccarsi dai canoni ufficiali. Nel testo si notano storpiature e sconnessioni ma c’è sincera devozione, profonda fede e tanta speranza di essere esauditi.

Qui di seguito riporto le strofe che ho potuto registrare dalla viva voce dei pellegrini, il cui ritornello, uguale per tutte le strofe, è stato trascritto in tonalità di Re minore dall’amico Prof. Mauro Spagnoletti, che doverosamente ringrazio.




E noi a Bitonto teniamo dei giganti

vestiti di brillanti, fanno grazie in quantità.

Rit. Evviva Santo Cosimo e Damiano,

beato quel tesoro che avete in mano.


Vorrei vedere le grazie che voi sapete fare

quante ferite gravi che voi medicate.

Rit. Evviva Santo Cosimo e Damiano,

beato quel tesoro che avete in mano


Le grazie che voi fate sono dote in serafìne

io vi vorrei restare sempre vicino.

Rit. Evviva Santo Cosimo e Damiano,

beato quel tesoro che avete in mano.


E vengo a cercare grazie ai dottori e tutto

ognuno porta il suo gioiello d’oro.

Rit. Evviva Santo Cosimo e Damiano,

beato quel tesoro che avete in mano.


La testa illuminata e il petto pieno d’oro

sembrate due giganti su quell’altare d’oro.

Rit. Evviva Santo Cosimo e Damiano,

beato quel tesoro che avete in mano.


Il tesoro che avete in mano è d’oro e d’argento

oggi è la concorrenza di tutta questa gente.

Rit. Evviva Santo Cosimo e Damiano,

beato quel tesoro che avete in mano.


E noi in tutti i pericoli il vostro nome chiamiamo

San Cosimo e Damiano vi ringraziamo.

Rit. Evviva Santo Cosimo e Damiano,

beato quel tesoro che avete in mano.


Il vostro altare bello è illuminato innanzi

ai piedi vostri noi siamo inginocchiati.

Rit. Evviva Santo Cosimo e Damiano,

beato quel tesoro che avete in mano.


Noi siamo qui fermati già stanchi del cammino

e noi cerchiamo grazie noi tutti pellegrini.

Rit. Evviva Santo Cosimo e Damiano,

beato quel tesoro che avete in mano.


San Cosimo e Damiano voi siete due fratelli

graziosi e molto belli tutti pieni di bontà.

Rit. Evviva Santo Cosimo e Damiano,

beato quel tesoro che avete in mano.


San Cosimo e Damiano vestiti rosso e verde

regalano dall’America, fate grazie in quantità.

Rit. Evviva Santo Cosimo e Damiano,

beato quel tesoro che avete in mano.


San Cosmo e Damiano padroni di Bitonto

che bei capelli ricci che voi avete in fronte

Rit. Evviva Santo Cosimo e Damiano,

beato quel tesoro che avete in mano.


I Medici di Bitonto che girano tutto il mondo

di sera e di mattina arrivano pellegrini

Rit. Evviva Santo Cosimo e Damiano,

beato quel tesoro che avete in mano.


Una variante del ritornello, con cadenza dialettale, ho potuto registrare da un altro gruppo di pellegrini: Evviva Santi Cosma e Damian / ca fàscene guarir le cristiàn. Di fronte allo scetticismo che domina nella mente delle classi evolute, è ammirabile la religiosità che permane in questa gente umile, semplice, modesta, spontanea, che viene da lontano per venerare i Santi taumaturghi, con la speranza di ottenere grazie, allontanare pericoli, evitare disgrazie, avere guarigioni. Simile fede schietta e sincera rende meno dura e pesante la vita, mantiene forte l’animo nelle avversità, rinfranca i cuori abbattuti, ravviva lo spirito del credente.

* Testo a cura del prof. Cosmo Tridente.
* Foto a cura del prof. Mauro Spagnoletti.

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