L’ Addolorata (o Maria Addolorata o Madonna Addolorata o Maria dei sette dolori), in latino Mater Dolorosa, è un titolo con cui viene molte volte chiamata e invocata dai cristiani Maria, la madre di Gesù.
Per la Vergine Addolorata non si celebra la novena, come per le altre Madonne venerate nel corso dell’anno, ma il “settenario”, chiamato così perché contempla i sette dolori della Madre di Dio. Vediamoli:
1° Dolore: Simeone predice a Maria la passione e morte di suo Figlio;
2° Dolore: L’ angelo annunzia a Maria la crudele esecuzione operata da Erode;
3° Dolore: Maria smarrisce nel tempio il suo amatissimo Figlio e lo ritrova dopo tre giorni;
4° Dolore: Maria ha notizia di suo Figlio nell’ orto del Getsemani e dei barbari trattamenti praticatigli;
5° Dolore: Maria incontra suo Figlio sanguinante sulla strada del Calvario;
6° Dolore: Maria assiste alla crocifissione di suo Figlio;
7° Dolore: Maria vede morire e seppellire il suo amatissimo Figlio.
La commemorazione dell’ Addolorata ricorre il venerdì che precede la domenica delle palme sotto il titolo: “I sette dolori di Maria”. Infatti, per lasciare la figura di Gesù protagonista del venerdì santo, nel calendario liturgico la celebrazione dei patimenti è stata anticipata di una settimana. Oltre che il venerdì di passione, l’ Addolorata fu venerata con un’altra festa fuori dal ciclo quaresimale, la terza domenica di settembre. Essa fu istituita da Pio VII nel 1814 per reazione alle campagne napoleoniche contro la Chiesa. Pio X nel 1914 stabilì definitivamente la ricorrenza liturgica dell’ Addolorata il 15 settembre.
Nella cronistoria dell’ Arciconfraternita della Morte quante sono state le statue dell’Addolorata da essa venerate? Come ha scritto Orazio Panunzio, nessuno potrebbe affermarlo con certezza, giacchè non esistono a tale riguardo notizie documentali. Probabilmente non meno di quattro. Le conoscenze della prima sprofondano nell’ ignoto. Di quella che forse è stata la seconda versione un riscontro è possibile.

Nel 1905-1906 fu sostituita con un’altra immagine, anch’essa scolpita in legno, e recata in processione fino al 1957.

La sig. ra Antonetta Magarelli
La precedente statua fu “prestata” alla parrocchia Sacro Cuore di Gesù, su proposta del priore in carica, Giuseppe Tridente (mio zio), come risulta dal verbale di assemblea dell’ Arciconfraternita del 1 luglio 1962: «Il priore chiede ai presenti l’autorizzazione a prestare la Madonna Addolorata che si trova nella vecchia Chiesa della Morte, alla Chiesa del Cuore di Gesù, dove sarà venerata. Il Padre spirituale (Don Michele Carabellese) è di accordo e ne farà parola al Vescovo. Il socio Regina Francesco dice: poiché la proposta viene dal presidente, il quale mostra un suo desiderio, merita accoglimento. L’ assemblea accoglie con piacere ed approva, però desidera che il Parroco di quella Chiesa, qualunque esso potrà essere, dovrà riconoscere a titolo di prestito, ma il diritto di proprietà è sempre della Chiesa del Purgatorio, in modo che in qualsiasi momento la Confraternita della Morte potesse aver bisogno sarà padrona di ritirarsela».
